Cristian è su facebook

FRANCE-INTERNET-COMPANY-STOCKS-FACEBOOKCon un po’ di timore non conoscendo a fondo il mezzo mi sono iscritto a Facebook.
Potete cliccare sull’immagine per collegarvi al mio profilo.

Approfitto di questo post per condividere con voi il mio diario di bordo di oggi.

Cosa porto a casa oggi?
Sabato 25 Gennaio ore 22:50

Il mare mosso.
Penserete, che vuol dire? Io che manco vado in barca perché ho paura…
No, il mare mosso è la descrizione, in due parole, semplice, vera e schietta di un mio paziente per descrivere, a modo suo, in maniera molto efficace cosa significa essere agitati la notte. Appunto, “come il mare mosso, anzi molto mosso”.
Come leggerete nel libro spesso l’agitazione in un paziente alla fine della vita o più comunemente in un soggetto con qualche “pensiero per la testa” si fa ben sentire soprattutto durante la notte. Il buio e il silenzio lasciano spazio ai rumori della mente che, in queste condizioni, non sono mai suoni piacevoli ma, purtroppo, melodie stonate che agitano, inquietano e fanno paura.
Ecco per Carlo (nome di fantasia) la paura è stato un mare, ma un mare molto mosso.

A presto

Cristian

 

Ciao Ferruccio Piazzoni

Driving into the Andes

Cosa porto a casa oggi?
Diario di bordo
Mercoledi 22 Gennaio 2014
ore 21:28

Nel mio lavoro ogni incontro ti lascia qualcosa, ogni parola può diventare un grande insegnamento e quando le parole lasciano spazio agli sguardi, ai gesti e anche al dolore ecco che l’insegnamento diventa molto più grande, più forte e incisivo. E non dimentichi.
E’ stato così da subito con Ferruccio. E’ stato così anche oggi che, con il suo zaino pronto (sue parole di ieri), ci ha voluto salutare. Oggi porto a casa questo saluto che, nonostante il breve tempo di conoscenza che la malattia ci ha messo a disposizione, è diventato un vero insegnamento. Chissà quante cose avrei potuto ancora imparare da lui, dai suoi racconti, dalle sue idee.

Grazie Ferruccio!
Ciao

Cristian

Per chi volesse conoscere Ferruccio Piazzoni:
www.piazzoni.com

La sua storia, attraverso la notizia della sua morte:
clicca QUI
(Fonte L’Eco di Bergamo.it)

 

 

 

Cosa porto a casa oggi? Ennio e la sua conquista

Inauguro questa nuova iniziativa, presente anche nel libro, una sorta di appunto della sera, di pensiero della notte o forse più semplicemente di sensazioni vissute. E’ una domanda che spesso ricorre nel nostro lavoro: cosa portiamo a casa oggi?

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diario di bordo

Cosa porto a casa oggi?
Diario di bordo
Martedì 21 Gennaio 2014
ore 21:09

Oggi Ennio è riuscito a mangiare. No. Mangiare è una parola troppo importante. Oggi Ennio è riuscito a deglutire un cucchiaino di mousse e due di acqua zuccherata. Ma quello che mi porto a casa oggi è il sorriso di questo giovane 83enne. La felicità nei suoi occhi, la Felicità quella vera che solo un cucchiaino di mousse alla mela e due di acqua ti possono dare. Le privazioni, quelle vere, quelle sudate ci fanno capire quanto siano importanti le piccole cose. Certo, è un concetto banale, ma finché non si tocca con mano e con gli occhi quel sorriso comparso all’improvviso e di sorpresa su quel viso scavato dalla malattia credo non lo si possa capire fino in fondo. Le lacrime occupano lo stesso tempo del sorriso, è un miscuglio di gioia e di dolore per quella conquista, quel grande pasto fatto di un cucchiaino di mousse, due di acqua e, ai miei occhi, litri e litri di speranza. Grazie Ennio per aver condiviso con me questa tua immensa gioia.

Cristian

 

Coraggio e Paura: anteprima del libro

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Mi sto rendendo conto in questi giorni che pubblicare un libro, pur importante o meno che sia per la “comunità”, è mettere in circolazione qualcosa di estremamente personale, di fortemente tuo, tale da generare qualche piccola (sto mentendo, grandissima) ansia.
“Coraggio e paura” essendo un libro di esperienze reali, vissute e fortemente impresse sulla mia pelle è la massima espressione, per me, di un mettersi a nudo voluto, fortemente voluto. Come ho detto spesso non è un libro solamente triste, nonostante si parli di persone e di storie che hanno uno stesso finale. Ma è proprio il finale, la morte, la parte meno importante del libro che vuole invece far emergere fondamentalmente due cose: la prima il vissuto straordinario, a volte buffo e divertente, a volte molto drammatico dei protagonisti delle mie storie; la seconda è raccontare le cure palliative attraverso i veri protagonisti, coloro che ricevono questo tipo di servizio a domicilio, ancora troppo sconosciuto e “maltrattato”.

Però voglio farmi (e forse farvi) un piccolo regalo pubblicando in anteprima la pagina dei ringraziamenti che, come scrivo, pensavo fosse la più facile da proporre, invece…

Ci si vede in libreria!!!

Ringraziamenti

Onestamente pensavo fosse la pagina più facile da scrivere ma ho dovuto ricredermi. Sarebbe impensabile ricordarsi di tutte le persone che anche solo con un incoraggiamento o una parola hanno fatto si che questo mio sogno si realizzasse,  quindi ringrazio davvero tutti coloro che ho incontrato, che incontro e che incontrerò nella mia vita. Ad ognuno devo e dovrò qualcosa. E ringrazio chi ha avuto il coraggio di credere in questo libro, prima di tutti proprio tu che stai leggendo queste righe. Grazie.

A mia mamma e mio papà ho dedicato questo libro. Devo ammettere che non sono certo un figlio facile. E’ esclusivamente grazie a loro che mi reputo una brava persona. Vi voglio bene.

A Rosalba che ha condiviso con me gran parte degli episodi che ho raccontato ma soprattutto che mi ha permesso di crescere umanamente e professionalmente.

A Gianluca e Daniela, amici di sempre, grazie per la pazienza e mi scuso per il mio poco tempo per loro. Ne meriterebbero molto di più.

A Paolo Foschi per aver impreziosito questo mio lavoro con il suo cuore e le sue parole. Sei stato il mio primo lettore e non lo dimenticherò mai.

A Paola Concia per aver donato a questo mio piccolo sogno un grande valore fatto di amicizia e consigli. Grazie amica di matita!

A tutti i miei pazienti, alle loro famiglie perché ognuno di loro, anche chi non è direttamente raccontato, ha fatto si che io potessi realizzare questo libro.

Alle notti insonni, culla di appunti, pensieri e ricordi.

Cristian