La morte ti fa bella

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La morte ti fa bella…

Ok, penserete subito al titolo di un famoso film degli anni ’90 interpretato dai due premi Oscar Meryl Streep e Goldie Hawn. Peraltro per chi non l’avesse mai visto mi permetto di consigliarlo per una serata spensierata (ma non troppo).
In realtà il mio concetto é un altro e non vorrei eccedere nel macabro. Spesso, purtroppo, si arriva alla fine della vita oltre che anoressici, cachettici (stato di estrema magrezza legata alla malattia) e incapaci di svolgere le normali funzioni della vita quotidiana anche con lesioni di ogni tipo: da decubito, secondarismi metastatici ulcerati o con abbondante ritenzione idrica quale l’ascite (liquido in cavità addominale).
E allora perché la morte ti fa bella? Anzi, starete pensando…

Uno degli indicatori più veritieri dell’imminente avvicinarsi della fine, (in termini di poche ore) oltre alle condizioni generali che potrebbero persino non far pensare una fine così vicina, sta proprio nell’osservazione di queste anomalie del corpo che siano di tipo lesivo visibile oppure interne: tutto, qualche ora prima si sistema. Se c’é una lesione da decubito migliora inspiegabilmente in tutta velocità, a volte sino alla guarigione, oppure, ad esempio, un addome teso, gonfio, pieno di liquido nell’arco di una notte ritorna normale. Per non entrare troppo nei dettagli potrei citare tantissimi esempi visti con i miei occhi. Ecco perché la morte ti fa bella; io la vedo, pontificando un po’, come una sorta di preparazione, di auto sistemazione del corpo. In questa fase é presente la gioia dei parenti e del paziente stesso nel vedere un miglioramento così repentino che però viene sempre smentito nell’arco di poche ore.
Ovvio che c’é una spiegazione scientifica a tutto questo, ma spesso questi fenomeni sono così eclatanti che riescono a lasciarmi ancora a bocca aperta.

In ogni caso nolleggiate il film, che per me é, nel suo essere grottesco, una delle migliori commedie nere che io abbia mai visto con un messaggio di fondo non certo da sottovalutare e, soprattutto, molto moderno (il film é del 1992).

A presto
Cristian