Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra una delegazione di operatori in cure palliative

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra “il mondo” delle cure palliative.

L’incontro del Presidente della Repubblica con la delegazione (Fonte Repubblica.it)

Il mondo delle Cure Palliative ha incontrato Sergio Mattarella. A guidare la delegazione, composta da esponenti della Società Italiana di Cure Palliative e della Federazione Cure Palliative Onlus, è stato Giorgio Trizzino, direttore sanitario dell’ospedale dei Bambini Palermo. I presenti hanno consegnato al Presidente della Repubblica un documento che fa il punto sulle “Azioni necessarie al completamento dello sviluppo delle cure palliative in Italia”.

Ecco il documento consegnato al Presidente Sergio Mattarella:

Documento redatto da SICP e FCP

Il discorso del Presidente (video) :

Grazie al Presidente, all’impegno della Delegazione e a tutti coloro che quotidianamente, anche con difficoltà legate fondamentalmente ad un’ancora troppo scarsa conoscenza delle cure palliative e ad una loro diffusione ancora troppo disomogenea, lavorano con impegno a fianco di pazienti inguaribili, ma non per questo non curabili.

Cristian

 

Ciao, sono l’Ansia, non spaventarti…

L’urlo di Munch (Fonte Web)

Ciao, sono l’Ansia.

“Ho scovato per caso sul web questa descrizione in prima persona dell’ansia, di Carla Babudri e l’ho trovata in alcuni passi molto aderente al mio pensiero, in altri un po’ meno (ma é molto soggettivo). Credo comunque valga la pena di leggerla. In fondo al testo una breve biografia di Carla Babudri. Buona lettura! (Fonte: naturagiusta.it)”

Ciao sono l’Ansia…

Ciao sono l’Ansia, non spaventarti… vengo in pace, perché ti spaventi così tanto davanti alla mia presenza?

So che ti senti male ogni volta che mi avvicino, che ti disperi e vorresti mandarmi via subito, so che se potessi… mi uccideresti, soprattutto perché credi che sia io quella che ti vuole fare del male, ma credimi, non è così.
Non sono qui per arrecarti dolore, tanto meno per farti impazzire, penso di avertelo dimostrato ogni volta che arrivo. E’ vero delle volte sono spaventosa ma è la mia natura.
Però come vedi alla fine della giornata, non ti ho ucciso e non sei impazzito.

La verità è che quando arrivo tu stai male, senti questa sensazione dolorosa nel petto.
Purtroppo non ho altro modo per farmi ascoltare.

Sei così impegnato a cercare successo, ad essere produttivo a dimostrare agli altri che sei degno di essere amato… e non ascolti i miei piccoli segnali.
Ricordi quella volta che hai sofferto di mal di testa?

O quando hai avuto l’insonnia per più di 2 ore e ti giravi nel letto?

O che ne dici di quella volta che senza un motivo apparente hai pianto?

O ancora, di quella volta che ti sei sentito oppresso dentro e ti mancava l’aria e non capivi il perché?

Beh, tutte quelle volte ero io, volevo solo che tu mi ascoltassi, ma non l’hai fatto.
Hai continuato a seguire il tuo ritmo frenetico di vita.
Allora ho provato qualcosa di più forte, ho provato a farti tremare l’occhio, fischiare l’orecchio, sudare le mani, ma anche in queste occasioni non mi hai voluto ascoltare.
Conosci bene la mia presenza, è per questo che quando sei tranquillo o sei da solo e in solitudine… o ti fermi, mi presento, semplicemente per parlarti.

Ti disperi sempre, perché con la mente non comprendi cosa ti succede, e ovviamente, con la mente razionale non mi comprenderai.

Ecco perché mi sono arresa e ho deciso di scriverti.
E mi congratulo con te se stai leggendo ciò che ho da dirti, perché significa che hai finalmente il coraggio di ascoltarmi, e credimi, nessuno meglio di me sa della tua grande capacità di evitarmi e scappare via, come scappare dal mostro nella foresta oscura.
Come quelle volte in cui mi eviti e ti distrai per ore davanti alla tv, vivendo la vita di altre persone che non conosci pur di non affrontare ciò che non ti piace.
O che ne dici di quelle volte che con un paio di pillole hai intorpidito i tuoi nervi e le tue preoccupazione; e cosa dire di quelle altre sostanze che ti inducono lo stordimento annebbiando ogni tipo di sentimento.

Spero che ora tu sia pronto.

Pronto ad affrontare la tua realtà, pronto ad affrontare la verità nella tua vita senza maschere, senza scorciatoie… senza pretese.
E’ così che deve essere.

L’ unica cosa che ho cercando di comunicarti per tutto questo tempo: che è ora di evolversi andare avanti.
Devi attuare cambiamenti molto profondi dentro di te, perché non ti stai godendo della vita e non ti senti appagato.

Per questo motivo che sono qui, per aiutarti a recuperare quella pienezza che vive dentro di te; per riuscirci dovrai liberarti da tutto ciò che ti ostacola.
Sono qui per aiutarti a capire cosa esattamente impedisce alla tua vita, alla tua passione di vivere la gioia.

Ogni volta che entro nella tua vita, ti ricordo che non è piena e felice, quindi se dovessi tornare, non spaventarti, ma ascoltami.
E se davvero mi ascolterai non ci metterai molto ad apportare i cambiamenti, li farai subito.
Se vuoi sentirti bene, tutto dipende solo da te.

So che lo desideri, ma allo stesso tempo so che vuoi rimanere nel tua zona comfort, nella comodità, pur di evitare ciò che ti fa male.

Preferisci continuare a cercare l’approvazione e l’accettazione degli altri, facendo l’impossibile per attirare attenzione; preferisci che gli altri siano responsabili della tua persona, meno che tu di te stesso
…e naturalmente ti capisco, tutti desideriamo fuggire dalle responsabilità.

Ma ho una notizia per te!

Solo entrando nel problema potrai avvicinarti a quell’esperienza di liberazione.

Tu sia responsabile di te stesso e quando mi ascolterai, credimi, me ne andrò.

Solo tu hai il dono di mandare via queste sensazioni spiacevoli.
C’è qualcosa di molto importante che voglio dirti, in realtà me ne andrò non appena intravedrò che stai facendo cambiamenti nella tua vita, quando vedrò che stai andando verso la tua evoluzione, pronto a crescere e a riprendere in mano la tua essenza.
Finché non lo farai, io ci sarò, sempre.

In conclusione, se oggi sono qui, perché hai bisogno di me.
Hai bisogno di me, per modificare il tuo modo di interpretare la tua realtà, lascia che ti dica che è un po’ ‘distorta’.

Devi liberarti di credenze che non ti aiutano e ti limitano; perdonare tutta la rabbia e riprenderti la tua libertà interiore.
Soprattutto, hai bisogno di me per riconquistare il piacere di vivere, per essere te stesso, perdere la paura di rifiuto o di abbandono.
Hai bisogno di me per mettere dei limiti alle persone che ti fanno del male, affinché tu possa impugnare coraggio e imparare a dire “no”.
Hai bisogno di me per allontanare chi non ti merita; per smettere di dipendere dall’esistenza del tuo partner per essere felice.

Una volta per tutte, bada alle sensazioni del tuo corpo.

In che altro modo avresti fatto attenzione al tuo corpo?

Probabilmente in molti altri modi, ma questa sta funzionando.
Dai al tuo corpo il cibo di cui hai bisogno, smetti di criticare il tuo fisico e ringraziarlo, per te fa tanto.
Corri, muoverti, passeggia riprendi i tuoi ritmi.
Perché esplodere sempre?

Perché la tristezza?

Perché pretendere così tanto?

Non capisco perché lo fai, hai tutto, sei tutto, hai le capacità di cui hai bisogno per creare la tua realtà, ma ti tratti come uno schiavo, sei troppo severo con te stesso.
Sono qui per dirti di smetterla di farlo.
Chiediti come mai non hai più equilibrio interiore.
Chiediti davvero come vuoi vivere e per cosa lottare: è la tua vita, hai solo questa!
L’ unico controllo che puoi pretendere è quello di te stesso, ma per conquistarlo, devi accettare che l’hai perso, e lasciare che finalmente mi esprima, dirti che quei sintomi così orribili che ho inventato era per sostenere tutto questo e se ancora non mi accetterai, sarò ancora più forte.

Quindi, la prossima volta che mi sentirai arrivare, chiudi gli occhi, spegni la mente razionale per un momento, lasciati andare… respira e cerca di comprendermi.
Poi inizia il cambiamento nella tua vita con azioni chiare e specifiche, vedrai che me ne andrò.

Spero di non dover entrare molte volte nella tua vita, ma se ritorno… ricordati che non voglio farti del male, voglio aiutarti a recuperare la tua strada, quella che ti renderà felice.

E per finire, spero che tu possa vedermi come sono: la Tua Essenza.
Sono te stesso che urlo disperatamente e imploro di ascoltarmi, ti parlo dal profondo del tuo cuore, che scoraggiato cerca di farsi notare.
Quello che senti non è ‘tachicardia’, sono io, la tua Essenza, che vuole semplicemente venir fuori e vivere.

Con affetto,

la tua Essenza mascherata da Ansia.

Carla Babudri

“Carla Babudri (nella foto) ha inizialmente studiato le Astrologiche Classiche e in seguito approfondito la corrente umanistica/psicologica integrando gli studi legati al Karma. Ricercatrice e studiosa del 13 segno zodiacale, ha redatto un libro sul 13 segno zodiacale. Ha pubblicato due libri di poesie incentrate sul percorso di crescita individuale e la scoperta del sé. Conduce gruppi di meditazioni e visualizzazioni guidate verso il potenziale Femminile  e armonizzazione con i cicli naturali di Madre Terra, seguendo la corrente filosofica della “Cammino della Dea”. Operatore di Theta Healing. Amante della fotografia. Ha scritto articoli per la rivista L’iniziazione e per diversi blog. (Fonte:naturagiusta.it)

Carla Babudri (Fonte:naturagiusta.it)

Sedazione palliativa terminale: grazie a Nurse24.it

Il logo di Nurse24.it (Fonte: web) Cliccateci sopra per visualizzare il sito.

Grazie a tutta la Redazione di Nurse24.it per aver ripreso correttamente il mio articolo redatto su questo blog in merito alla sedazione palliativa terminale, dopo le dichiarazioni di Marina Ripa di Meana, recentemente scomparsa.

Potete leggerlo cliccando QUI.

Una testata giornalistica seria, professionale e all’avanguardia tecnologicamente (piattaforma web, applicazione gratuita per smartphone, video, podcast, dossier, video-interviste, forum,… e molto altro ancora). Una porta costantemente aperta sul mondo infermieristico e sanitario utile a tutti i professionisti del settore ma anche al cittadino che potrà trovare sempre spunti molto interessanti.

Ringrazio la Redazione per aver inserito nell’ultimo podcast il mio articolo come una delle notizie rilevanti della settimana.

Ascoltate il podcast della settimana cliccando sull’immagine.

Grazie per il lavoro che fate e soprattutto per come lo fate e per l’attenzione che dedicate alle cure palliative e al sottoscritto, fin dal 2014, anno di pubblicazione del mio primo libro.

Buona informazione a tutti!

Cristian

 

Sedazione palliativa: conferme e qualche sassolino nelle scarpe in meno

Recensione di “Coraggio e Paura” del Dr. Luciano Orsi per la Società Italiana di cure Palliative. Clicca sull’immagine per leggere il testo. (Fonte Sicp)

Sedazione palliativa terminale : le conferme che aspettavo dopo alcune inutili, sterili e infondate polemiche dei soliti “leoni da tastiera”

Mi fa molto piacere riscontrare nelle parole del Dr. Luciano Orsi (la sua intervista cliccando QUI) ciò che ho scritto recentemente sulla sedazione palliativa terminale, ripreso anche dal quotidiano La Stampa e da varie testate giornalistiche online, spazzando così via ogni dubbio e qualche critica senza alcun fondamento, persino da professionisti addetti ai lavori, che probabilmente hanno gestito un malato terminale a domicilio piú sui libri, che nella loro quotidianità.

(Potete leggere il mio articolo cliccando QUI).

La più simpatica resta quella che il sottoscritto sia alla ricerca di “like”, parlando della scomparsa di Marina Ripa di Meana, dimenticandosi di tutte le persone comuni!

Si certo, proprio io.

Che ho scritto un libro (ha avuto successo si, lo scrivo con orgoglio ed ora sto ultimando il secondo) dove racconto storie di persone comuni e tutti i ricavati sono destinati tutt’ora a chi sta peggio di noi attraverso un po’ di iniziative documentate cliccando QUI

Che scrivo su un questo piccolo blog dando voce alle persone comuni, alle difficoltà che hanno riscontrato (personali oppure del sistema quali attivazioni tardive, dimissioni NON protette, rifiuto da parte del Medico di Assistenza Primaria ad attivare il servizio, sofferenza e dolore durante un ricovero in una struttura magari definita come Ospedale senza dolore, ect…) oppure che meritano di essere raccontate poiché sono grandi esempi di amore, di coraggio ed è anche un modo per diffondere, sensibilizzare,avvicinare cittadini e operatori sanitari alle cure palliative domiciliari e non.

Sapete una cosa? Non mi conoscete affatto. Anzi, forse da fastidio che un infermiere possa scrivere e non solo eseguire?. Forse da fastidio evidenziare le criticità non capendo che l’unico scopo é cercare di migliorare un servizio in continua evoluzione ultimamente tempestato da una burocrazia inimmaginabile che toglie tempo al paziente? Già direi proprio che vado alla ricerca di “like”… quando il mio unico interesse é lavorare al meglio con il paziente e per il paziente senza “like” o ricerca di poltrone in prima fila.

Per fortuna esistono tanti Medici come Luciano che riconoscono e credono da sempre nel valore professionale dell’equipe di cura e nelle competenze di ognuno senza porsi su alcun piedistallo, tutt’altro. D’altronde é storia proprio di oggi  che un medico ospedaliero non abbia voluto leggere una mia relazione su un paziente (in merito alla gestione del suo catetere vescicale a domicilio) poiché – e riporto – ” io non leggo nulla scritto da un Infermiere, non mi interessa proprio”. Peccato che essendo il paziente in grosse difficoltà ad esprimersi così come la parente, trattandosi di tecnicismi,  avrebbe potuto fare la differenza sull’esito della visita e su decisioni da intraprendere (riposizionamento o meno del catetere vescicale, tipologia del presidio,ect…) Risultato? Chi l’ha pagata è stato, ancora una volta, l’utente.

C’é un mondo oltre il vostro camice e il fonendoscopio al collo che si chiama Luigi, Maria, Renato, Assunta, Davide,… con le loro fragilità e il loro grande bisogno di ascolto. Utilizzate lì le vostre energie, non sprecatele con il sottoscritto poiché fate un grosso buco nell’acqua. Non faccio di tutta un’erba un fascio ma non posso nemmeno non raccontare taluni episodi per ciò che sono poiché è troppo semplice criticare a prescindere, senza motivare con logica ma solo attaccando per il gusto di farlo. (acchiappalike è stupenda e stucchevole). Ecco perchè attendevo una dichiarazione autorevole in merito alla sedazione palliativa scoprendo senza sorpresa alcuna di essere totalmente in linea con essa.

Buon lavoro d’Equipe a tutti e, Dr. Luciano Orsi, ancora una volta, grazie.

E grazie a Marina per aver, forse inconsapevolmente, alimentato un dibattito che da troppo tempo necessitava (e necessiterà ancora) di tanta informazione e chiarezza. Grazie da parte di Luigi, Maria, Renato, Assunta, Davide,…anche a loro dobbiamo dar voce!

Un abbraccio.

Cristian