Cosa porto a casa oggi?
Diario di bordo.
Lunedi 27 Gennaio
ore 21:44
La forza di un sorriso. La bellezza di un viso allegro. La menzogna a se stessi. E’ così che Livio affronta uno dei sintomi più terribili che spesso i nostri pazienti si trovano ad affrontare: la difficoltà respiratoria, la dispnea in termine tecnico. Livio risponde con un meraviglioso sorriso alla domanda “Come va il respiro?” ; è evidente che quel sorriso nasconde a noi tutti, ma soprattutto a se stesso, la realtà. Spesso si sfugge anche di fronte all’evidenza di un sintomo pienamente percettibile e non di certo psicosomatico. Livio respira male, ma sorride e dice che va tutto bene. Se lo dice a se stesso e lo trasmette alla famiglia. Vuole proteggerli e proteggersi chissà fino a quale limite. Un confine che spesso non è il sintomo a decidere ma il paziente stesso. Personalità forti, combattive o al contrario più arrendevoli lottano o meno in maniera differenti. E fingono a se stessi pur di andare avanti.
Ma una bugia espressa con un sorriso è una bellissima bugia, anche perché Livio sa che quando quel confine verrà superato noi saremo li con lui. E sorriderà ancora.
Cristian
Bellissimo, sono 20 anni che lavoro con i malati oncologici, di cui gli ultimi 5 in cure palliative, dopo un lungo percorso in oncologia e DH oncologico. E’ veramente così come è stato descritto in questo breve racconto, ogni giorno si porta a casa qualcosa di intenso e profondo che ci insegna….. Peccato che molta gente non capisca di cosa stiamo parlando, sono pazienti splendidi, che regalano tanto. Un abbraccio a tutti.
Grazie Monica per il tuo contributo.
A presto.
Cristian