Una storia vera…

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Condivido con piacere l’appello del Sig. Bonavoglia poiché lui stesso mi ha autorizzato a farlo e conosco personalmente la sua storia.

Ennio Bonavoglia

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Sono un malato terminale di adenocarcinoma polmonare destro. Praticamente io dico che quella BESTIA di tumore che vuole farmi l’ultima chiamata per l’ultimo viaggio senza ritorno, resterà deluso.Dal 96 convivo anche con un cuore infartuato.Certo che al pronto soccorso degli ospedali, sono molto premurosi, attenti e scrupolosi.Sono seguito dalla Unità Operativa per le Cure Palliative anche a domicilio, devo dire onestamente, con molto impegno, scrupolo e tutte le attenzioni.Il giorno 18/02/ 2016 alle ore 23,40 a casa ebbi una crisi tremenda, dolori insopportabili e non riuscivo a respirare neanche con l’ossigeno a 3 /4, cosi chiamai l’emergenza e mi portarono in ospedale al Pronto soccorso dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.Riuscii a dire che secondo me era la morfina che mi somministravano, la causa di quegli effetti. Poi io non capii più niente. Non so quanto tempo dopo, mi svegliai ed ero seduto in un letto posto al centro di una grande stanza vuota: C’ero solo io ed in cima una infermiera o dottoressa seduta alla scrivania a fare chissà cosa, ma certamente ignorando completamente me. Avevo la gola asciutta, tanto da non riuscire a muovere neanche la lingua, non riuscivo a parlare gridare od altro, non c’erano campanelli:::: insomma non c’erano mezzi per attirare l’attenzione di qualcuno. girando gli occhi, l’unica cosa che riuscii a vedere fu un foglio di carta poggiato sulla mia pancia,era la lettera di dimissioni, sulla quale c’era scritto ” MALATO TERMINALE”. Così capii che aspettavano che smettessi di respirare. Ma io ero e sono ancora VIVO. Riuscii a farmi sentire entrarono i miei e mi feci abbeverare, masticare una caramella riprendermi e tornai a casa. Qui ho ricominciato a curarmi, sempre sotto vigilanza medica, ma anche con aggiunta di una terapia a base di erbe particolari che francamente mi fanno stare bene, vivo bene, mangio con appetito e tanto gusto che non provavo da anni, sono aumentato anche di peso e tutto in generale mi sento meglio. E’ stato sempre sperimentato sia negli affari che nelle gioie e soprattutto nei dolori ( Ne sono esempio i gruppi di preghiere) se tante persone si impegnano a raggiungere determinati scopi insieme si riesce meglio. A tale scopo, voglio provare a formare un gruppo di persone con lo stesso problema, nel nostro caso ammalati di cancro al polmone scambiarsi informazioni esperienze ed altro e provare a cambiare le cose. Provare non costa niente, conoscersi neanche, perchè non tentare? Tanto cosa abbiamo da perdere? A me hanno detto MALATO TERMINALE ed io voglio farli aspettare il più possibile. Cerco pertanto persone ammalate di Bergamo e provincia o loro parenti che li informino, per chiacchierare ed approfondire l’argomento. Questo è il mio recapito – [email protected] all’occorrenza posso fornire anche il mio recapito telefonico.
Morirò anche io ma sono certo che non sarà questa questa BESTIA : Se qualcuno vuole prestarsi a realizzare questo progetto, gli sarò grato tantissimo sia io che tutti quelli che riusciremo a trarne benefici sia fisici che morali.
Grazie e a risentirci……..Spero.

Per chi avesse aiuto da offrire o volesse ulteriori informazioni può cliccare il link in alto alla pagina Facebook oppure scrivere alla mail contenuta nel post.

Grazie.

Cristian

IPASVI e dolore…

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Ringrazio personalmente la Presidente del Collegio IPASVI di Bergamo, Beatrice Mazzoleni, per l’invito come relatore a questa importante giornata formativa.

Mi scuso con i colleghi presenti e con i relatori se non mi sono potuto fermare sino alla fine per impegni lavorativi.

Per tutti i colleghi presenti che volessero le slide della mia relazione basta richiedermele via mail cliccando QUI.

Grazie a tutti e buon lavoro.

Cristian

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“Comitato articolo 32” : deposito firme.

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Non potevo di certo dalle pagine del mio blog non sottolineare il successo, che spero sia il trampolino di lancio verso l’attuazione della trascrizione sulla tessera sanitaria elettronica e/o sul fascicolo sanitario elettronico del proprio testamento biologico. Tutto questo é accaduto a Bologna, mercoledì 21 Ottobre, c/o la sede della Regione Emilia Romagna.

Il “Comitato articolo 32 per la libertà di cura” é composto da Arci, Anpi, Auser, Cgil Modena, Federconsumatori, Uaar, Udi, Universitá per la libera età Natalia Ginzburg e Associazione Libera Uscita della quale é presidente Maria Laura Cattinari. Proprio a Maria Laura che conosco e che so con quanto impegno sta portando avanti questa civilissima battaglia vanno i miei più sentiti complimenti ma soprattutto l’augurio che questo sia davvero un grande punto di partenza verso la vera libertà di scelta.

Grazie a tutti i componenti del Comitato Articolo 32 per il lavoro svolto, le firme raccolte sono quasi 4000, un risultato importante sia in termini di numeri che di contenuti. Nel mio piccolo sono onorato di aver partecipato a qualche iniziativa dell’Associazione Libera Uscita e rinnovo i miei ringraziamenti e i miei più sinceri complimenti alla Presidente Maria Laura Cattinari.

Avanti così, la libertà non é tale finché non saremmo liberi di accogliere a pieno proprio l’Articolo 32 della nostra Costituzione, che cito:

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Grazie.

Cristian